Facce rivolte verso’l palco di quel percorso
più giù ancora,
non ce la faccio...
Tengo impietrita la mia più triste faccia
verso’l mondo,
cosi che li altri potranno credere
che sto ridendo sempre;
m’importa nulla,
la prendino come desiderano...
Comunque:
Ho già dipinto
’l mio sentiero,
ho già finito di contare tutto,
toccando ogni volta l’orizzonte a tramonto
con labbra di luna
(un po’ salata, senti?)
con l’addome spruzzato di stelle
abbandonato sotto carezze...
E credo che ci sià impossibile adesso
mostrare al meno’l sogno d’un ripensamento,
mi sono già lanciata verso il futuro;
sospesa resto ancora d’un filo di domanda,
se l’ultimo pensiero sarà o no
la luce.
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